Alfredo Giantin | Calzaturificio Italiano | Calzature Made in Italy

L'anno 2016 risulta il più caldo di sempre
L'anno 2016 risulta il più caldo di sempre
Un nuovo record di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera è stato battuto! La più antica stazione di rilevamento di CO2 al mondo, la Mauna Loa Observatory, ha registrato lo scorso 18 aprile una lettura superiore a 410 parti per milione che rappresenta un valore che il Pianeta Terra non vedeva da milioni di anni, determinato in questo caso dalle attività antropiche dell’uomo.

Nell’anno 1780, verso l’inizio di quella che sarebbe diventata la rivoluzione industriale, i livelli di CO2 erano di circa 280 parti per milione; nel 1958, quando l’osservatorio di Mauna Loa iniziava a registrare le prime letture, le parti per milione avevano già superato la cifra di 315. Da allora a settembre dello scorso anno, dopo appena 59 anni di storia, il mondo ha superato definitivamente la quota simbolo di 400 ppm, cioè in tutto l’anno 2016 non vi è stato neppure un giorno in cui le concentrazioni di anidride carbonica sono scese sotto tale valore!

L’Accordo di Parigi entrato in vigore il 04 novembre 2016, attraverso la ratifica di almeno 55 Paesi che rappresentano il 55% delle emissioni di gas ad effetto serra mondiali, fissa in modo convenzionale a 450 ppm il punto di non ritorno, che se superato porterebbe il riscaldamento ben oltre la soglia dei 2° C. Proprio il 2016 è divenuto l’anno più caldo della storia, e mette profondamente in crisi la capacità mondiale di mantenere l’aumento della temperatura globale sotto il grado e mezzo. L’impegno climatico dovrebbe almeno scongiurare il “tipping point” ovvero il punto critico citato, ma anche con i più importanti sforzi globali che si possano mettere in atto, ci vorrà molto tempo prima di dissipare le attuali concentrazioni di anidride carbonica che, in ogni caso, continueranno a crescere, seppur più lentamente. Ebbene, incognita Trump in America a parte, molti climatologi affermano che l’intero pianeta non sta facendo abbastanza per limitare l’aumento della temperatura, e che tutti gli sforzi fatti ad oggi risultano quasi inutili.

In questo quadro, anche lo scorso anno, è continuato per la ns. Azienda l’impegno alla Sostenibilità Ambientale dei propri prodotti rispetto all’ambiente. Abbiamo valutato come gli anni scorsi, il “peso” che i nostri prodotti hanno sull’ambiente: la nostra Impronta Ambientale (LCA – Life Cycle Assessment), la CarbonFootPrint anno 2016 (rif. anno 2015), per quanto riguarda le emissioni totali del ciclo produttivo, è risultata di circa 2.950,00 Ton di CO2. Il dato “macro” vede un aumento delle emissioni totali - questo per effetto di un incremento delle unità prodotte. Ma valutando l’emissione di anidride carbonica relativa a ciascuna unità prodotta, il risultato è diminuito di più del 5% rispetto alla baseline dell’anno 2013, dato dalla riduzione della produzione di taluni articoli a maggior impatto ambientale ed efficientamento di alcuni fattori di trasporto. Il passo successivo è stato quello di compensare e neutralizzare le emissioni di CO2 secondo norma Bneutral sul mercato volontario italiano dei crediti di carbonio. Continua tra l’altro, l’utilizzo di energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti 100% rinnovabile, grazie a Energrid Rinnova.

Ricordiamoci che ognuno di noi può e deve contribuire a dare un aiuto concreto all’Ambiente: solo così potremo salvare la prosperità della nostra civiltà!